Quando la formazione diventa un viaggio: “Pac-Man – affronta i tuoi fantasmi e vinci il tuo gioco”
- diffusamentemkt
- 21 ott
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 22 ott

La formazione non è solo quella che riceviamo a scuola, perché talvolta può capitare che la scuola non ci prepara alla vita vera. E, spesso, è proprio quando finisce la scuola dell’obbligo che cominciano le domande “difficili”: Cosa voglio fare nella vita? Chi voglio diventare?
Viviamo in un mondo pieno di stimoli, di possibilità, di “tutto e subito”, ma proprio per questo motivo è facile perdersi.
Troppi percorsi, un mare di opportunità a nostra disposizione e poco tempo per guardare dentro di noi. E così spesso finiamo per accontentarci, senza neanche provare a capire cos’è che ci fa “battere il cuore”.
Come ha spiegato Fabio Pacchiele, ideatore e fondatore del corso di formazione “Pac-Man: affronta i tuoi fantasmi e vinci il tuo gioco”, bisogna avere coraggio nella vita:
“Cos’è il coraggio? È un’energia. Se pensi a qualcosa, e quella cosa ti fa paura, devi farti coraggio e superarla. Devi essere forte e metterci il cuore, perché, come dicevano gli antichi Greci, il coraggio deriva dal cuore: mettici il cuore per trovare la forza”.
In fondo, forse il primo passo per scegliere chi vogliamo essere è proprio questo: avere il coraggio di ascoltarsi.
La formazione che ti aiuta a non sentirti perso
Dopo la scuola, molti giovani si trovano in una specie di limbo. Non sono più “studenti” nel senso tradizionale, ma non si sentono neanche ancora adulti. È una fase in cui tutto sembra possibile e allo stesso tempo tutto sembra spaventarci. Ed è per questo che bisogna giocare d’anticipo, muoversi prima, già durante il corso di studi delle superiori. In un mondo che cambia continuamente, dove le professioni si reinventano ogni giorno e le aspettative sociali si moltiplicano, la formazione diventa una bussola. Non serve solo a insegnare qualcosa di nuovo, ma a dare direzione. A farti scoprire chi sei, cosa ti piace e cosa invece ti pesa.
Ascoltando la voce dei presenti al primo appuntamento di “Pac-Man: affronta i tuoi fantasmi e vinci il tuo gioco”, che si è tenuto il 12 ottobre nella bellissima area green di Pubbli R (https://pubblir.it/), agenzia pubblicitaria di Velletri (Rm), abbiamo scoperto che tra i ragazzi c’era chi ha deciso di frequentare il corso solo per curiosità e chi invece ci si è iscritto per il bisogno di chiarirsi le idee.
“Faccio il quinto Agrario e sono qui perché mi hanno invitato ed ero curioso. Ma non so cosa mi aspetto”, sono infatti le parole di Manuele. “Mi aspetto di imparare nuove cose”, dice invece Leonardo, che frequenta il terzo anno di Liceo Scientifico. E poi ci sono storie come quella di Ronja, che viene dall’Alto Adige: “Sono qui perché ho paura di cosa fare dopo la scuola. Voglio migliorare il mio italiano, ma anche capire meglio chi sono”.
Tutti diversi, ma con qualcosa in comune: la voglia di non sentirsi più persi. E la formazione, quella fatta bene, può proprio fare questo. Ti offre uno spazio dove è permesso non sapere, dove puoi fermarti, esplorare, cambiare idea, sbagliare e ricominciare.
👉 Se vuoi maggiori informazioni sul percorso “Pac-Man: affronta i tuoi fantasmi e vinci il tuo gioco”, leggi anche l’articolo uscito oggi su Castellinotizie.it.
Imparare a gestire emozioni, delusioni e muri
La vita, lo sappiamo, non è tutta lineare. Ci sono momenti in cui ci si sente bloccati, arrabbiati, delusi. A volte non è facile accettare che non possiamo controllare tutto: le persone che ci deludono, i cambi di programma, la paura di non essere all’altezza. Ed è qui che la formazione entra nel profondo: non solo per insegnare cosa fare, ma come stare dentro le proprie emozioni.
Fabio Pacchiele, sempre nell’ambito del primo appuntamento del corso, lo ha spiegato con una metafora semplice ma geniale che fa riferimento proprio a Pac-Man, il videogioco giapponese cult degli anni Ottanta che dà il titolo all’evento:
“Quando ho un problema, devo affrontarlo. Tanti ragazzi non vincono la partita perché hanno un muro davanti e magari dicono di non aver bisogno di fare qualcosa piuttosto che cercare la soluzione a quel problema. La nostra forza è invece quella di trovare una strada alternativa per risolvere il nostro problema”. “Bisogna rafforzarsi nel percorso (raccogliendo la power pills), sbagliando e facendo esperienze. L'errore è parte del processo di apprendimento: più giochi, ti alleni, più diventi forte! E se non posso buttare giù un muro, potrò cambiare direzione… e se in quella nuova direzione trovo un fantasma, allora potrò affrontarlo e sconfiggerlo”.
La formazione diventa allora un allenamento all’intelligenza emotiva: impari a distinguere gli ostacoli che puoi affrontare da quelli che devi aggirare. Come dice Sofia, altra allieva del corso: “Voglio imparare nuove tecniche su come essere coraggiosi e affrontare le cose più importanti”. “Le cose che mi danno fastidio? Essere presa in giro, essere sfruttata, ma anche quando ti parlano sopra e non ti fanno finire un discorso”.
Ascoltando il punto di vista di Gaia, che ha lasciato la scuola, la cosa più fastidiosa è “quando si programma qualcosa e un altro non mantiene gli accordi. Forse la scuola non faceva per me”. Mentre Ettore sottolinea: “A me basta solo che mi diano rispetto. Mi dà fastidio quando le persone non mi lasciano esprimere per come sono”.
Dietro a queste frasi c’è un messaggio fortissimo: il bisogno di essere ascoltati!
La formazione può essere proprio questo spazio: un luogo sicuro dove imparare non solo competenze, ma anche a capire se stessi e gli altri, a costruire relazioni sane, a comunicare in modo autentico.
Scegliere il proprio percorso, anche se fa paura
Scegliere non è mai facile, soprattutto quando ti dicono che puoi fare “qualsiasi cosa”.Ma la verità è che, per molti giovani, troppa libertà può diventare un peso.La formazione, in questo senso, può insegnare una cosa preziosa: non serve sapere tutto subito. Si può iniziare, sbagliare, cambiare strada. L’importante è metterci coraggio e cuore.
Perché non sempre si può abbattere un muro — ma si può sempre decidere come affrontarlo.E, come in Pac-Man, non conta solo arrivare alla fine del labirinto, ma imparare a muoversi dentro di esso con intelligenza, energia e un pizzico di leggerezza.
Se anche tu senti di essere in quel momento in cui tutto è possibile ma niente sembra chiaro, forse ti serve solo un po’ di coraggio — e il posto giusto per scoprire chi sei davvero.
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